Colle del Grano Casa Vacanze Gagliano, in Sicilia

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Itinerari

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ITINERARI NATURALISTICI DELLA RES

Provincia di Enna

Primo itineraro: Lago di Pozzillo
(Area SIC Codice ITA060003)

Il sito è un bacino artificiale chiuso da una diga in calcestruzzo, attorno al lago si è sviluppata un'area boschiva costituita essenzialmente da Eucalipti di notevole interesse naturalistico. Il sito è ideale per effettuare percorsi naturalistici a piedi grazie alla presenza di numerosi sentieri, la zona è inoltre ricca di svariati tipi di orchidee e piante lacustri, gran parte dei terreni circostanti lo specchio d’acqua sono destinati invece all’agricoltura cerealicola. Il Lago di Pozzillo ha una notevole importanza ornitologica, durante l’itinerario proposto, oltre a percorrere i numerosi sentieri del sito sarà possibile osservare gli abbondanti contingenti svernanti, il sito risulta essere inoltre uno dei pochi luoghi siciliani in cui nidificano alcune specie, come l’Airone Cenerino, la Nitticora, ecc…, da segnalare inoltre la presenza di specie come il Martin Pescatore, la Coturnice, il Falco Pellegrino. Le acque del lago inoltre ospitano una gran varietà di pesci come l’Anguilla, la Carpa, il Persico Trota, il Persico Reale, la Tinca, la Rovella ecc.. All’interno del sito sono presenti inoltre numerosi piccoli mammiferi. L’invaso è il più grande della Sicilia e, quando la concentrazione delle acque è maggiore come in inverno, viene riempito totalmente attirando parecchi pescatori del luogo e di buona parte della Sicilia. Tutto ciò, unito ad una complessa orografia, ricca di alture e rilievi, dà vita ad un paesaggio incontaminato ed unico.


Secondo itineraro: Vallone di Piano della Corte
(Area SIC Codice ITA060007)

Il sito, per la sua ubicazione in un'area intensamente coltivata e per la presenza di acqua, rappresenta un rifugio ideale per la flora e la fauna selvatica, ciò lo rende ideale per effettuare al suo interno percorsi naturalistici. È inoltre, unico caso per la Sicilia centrale, sede di Salici e Pioppi in ottime condizioni di conservazione. Il suo valore è maggiormente accresciuto dal fatto che essendo il fondovalle fortemente drenato non si ha permanenza di acque in deflusso per lunghi periodi, la vegetazione inoltre si mantiene vitale anche durante i periodi estivi di marcata aridità ciò rende il sito di grande importanza naturalistica, educativa e scientifica.
Il sito presenta una caratteristica fauna degli ambienti umidi riparali.


Terzo itineraro: Serre di Monte Cannarella
(Area SIC Codice ITA060013)

Il sito, ricadente nel territorio del comune di Enna, si estende per 903 ettari. Il suo paesaggio è punteggiato dall’alternarsi di cime rocciose appartenenti al Monte Cannarella, alla Punta Cutura, al Monte Bruchito e al Vallone Serieri. Particolarmente suggestivo è il Monte Bruchito la cui cima è divisa in diverse porzioni da alcuni passi, le cosiddette portelle dell’ennese: la portella di Furbalata, la portella alle Forche e la portella dei Monaci. Il sito è reso accessibile da numerosi sentieri e da alcuni valichi ideali da percorrere a piedi, durante tali percorsi è possibile imbattersi in una delle tante specie presenti nell’area. Il sito riveste infatti un importante ruolo ecologico come serbatoio di biodiversità e corridoio ecologico. Notevole è la presenza del Lanario e di un buon numero di specie di invertebrati endemiche e talora rare come il Falco peregrinus e il Falco biarmicus. Nelle parti esposte a sud si presentano forme vegetazionali di habitat arido afferenti alle pseudo steppe mentre in quelle esposte a nord si presentano forme degradate di quercete.


Quarto itineraro: Monte Altesina
(Area SIC Codice ITA060004)

Il monte Altesina è la vetta più alta dei Monti Erei, presenta una doppia cima, una di m 1192 s.l.m. e l’altra di m 1180 s.l.m.. Dalla sua cima è possibile ammirare un panorama che si apre a trecentosessanta gradi su tutta l'isola con la possibilità di individuare le maggiori cime delle Madonie, l'Etna, il Monte la Guardia e le cime più spiccate della parte centromeridionale dell'isola. L’itinerario proposto consente di percorrere la riserva caratterizzata dalla presenza di una lecceta che giunge sino alla cima e che assume un bellissimo aspetto di bosco fitto ed impenetrabile, poco più a valle, al Leccio si aggiunge la Quercia virgiliana e nel sottobosco si rinvengono il Pungitopo, il Ciclamino, i Cisti ed altro. La fauna, oltre ad essere ben rappresentata dal Picchio rosso maggiore, da alcuni rapaci come la Poiana e lo Sparviero, annovera la Volpe, il Gatto selvatico, etc.. Essa oltre ad avere una pregevole importanza dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, è anche un importante sito archeologico, dimostrato dalla presenza di vani ricavati nella viva roccia quarzarenitica e da muretti e piani di calpestio che occupano tutta la porzione più alta del Monte.


Quinto itineraro: Vallone Rossomanno
(Area SIC Codice ITA060010)

La Riserva Naturale del “Rossomanno, Grottascura, Bellia” è facilmente percorribile sia a piedi che in mountain bike, lungo i numerosi sentieri si possono osservare, daini, istrici, capre, cinghiali ecc…, la Riserva include un’area attrezzata “il parco Ronza” e un vivaio per la produzione di piantine forestali da rimboschimento, all’interno del quale è presente una biblioteca ambientale, fornita anche di un erbario. Il territorio è caratterizzato da altipiani sabbiosi, con alture che si attestano a circa 800 metri sul livello del mare. La caratteristica sabbiosa di questo territorio conferisce all’ambiente una sua spettacolarità generata dalla facile erosione esercitata dai piccoli corsi fluviali e dagli agenti atmosferici: Alcuni esempi di tale spettacolarità sono costituiti da alcune sculture in pietra, vicino al parco Ronza, come il cosiddetto gruppo dei “Pupi ballerini” o “Pietre incantate”. Queste pietre, alte fino a tre metri, sono di costituzione arenaria.


Sesto itineraro: Monte Sambughetti e Monte Campanito
(Area SIC Codice ITA06006)

Tale itinerario consente di percorrere i numerosi sentieri immersi nella fitta vegetazione caratterizzata da faggete. Tutto il massiccio è caratterizzato dalla presenza di aree umide sia di affioramento delle acque freatiche, sia di veri e propri ambiti umidi con laghetti e piccoli stagni, tra queste aree certamente la più famosa è quella dei laghetti della contrada Campanito, tra cui l’omonimo laghetto, posto immediatamente a valle dell’omonimo monte e dominato dalla bella mole rocciosa della Rocca Campanito, in un quadro bucolico montano di grande effetto paesaggistico. Nei laghetti, contornati da alcune pozze stagionali la vegetazione si distribuisce in fasce concentriche ad andamento orizzontale, sottoposte alle oscillazioni del livello delle acque lacustri. In estate i laghetti si ricoprono del verde della lenticchia d’acqua e delle fioriture di ranuncolo e di potamogeton, mentre in inverno la superficie ghiaccia creando un paesaggio dai toni tipicamente alpini.
La biodiversità del massiccio è attestata dal vasto bosco della Giumenta con querce, aceri, agrifogli, etc. e dalla vicina sughereta di contrada Suvarita-Coniglio. La zona della riserva è inoltre particolarmente ricca di funghi. In questi ambienti vive una fauna ricca di specie: la testuggine palustre siciliana, diversi anfibi, la biscia, la martora, il gatto selvatico, il picchio rosso maggiore, la poiana, falchi ed altro.


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